- 1 Efficienza energetica: cosa significa?
- 2 Etichetta Europea Energy Label
- 3 Le asciugatrici più efficienti
Uno dei parametri da considerare al momento dell’acquisto di un elettrodomestico è certamente l’efficienza energetica. Si tratta di un dato che va a influire in maniera significativa su altri importanti fattori: i consumi, il risparmio e il rispetto per l’ambiente. Possiamo quindi essere certi che i più recenti modelli di asciugatrici disponibili sul mercato, nonché i più diffusi tra i consumatori, puntino sulle tecnologie più efficienti, in grado di garantire all’utente la massima convenienza. Molto, però, dipende anche dal metodo di funzionamento, dal combustibile e dal modello di asciugatrice che andremo ad acquistare. Oggi cercheremo di capire meglio di cosa parliamo quando ci riferiamo alla “efficienza energetica”.
Efficienza energetica: cosa significa?
Essere “efficienti”, in parole povere, significa “riuscire a fare di più con meno” e quest’affermazione è vera anche in campo energetico. Gli elettrodomestici, come da definizione, consumano energia elettrica per alimentare il loro funzionamento e potremo calcolare i consumi consultando la bolletta a fine mese. Ma di quanta energia ha bisogno un’asciugatrice? L’unità di misura tradizionale è il kWh, cioè la quantita di kilowatt consumati in un’ora, e un ciclo di asciugatura può andare da 1 a 5. Consideriamo adesso il valore monetario di un’unità, cioè di un kWh. Questo dato è variabile nel corso del tempo, perché dipende dal contratto siglato dal consumatore con la compagnia energetica, ma si può ipotizzare una media di 0,20 €. La differenza è sostanziale, ma cosa la provoca?
Un elettrodomestico efficiente è prima di tutto eccellente nel non sprecare energia. Le asciugatrici con tecnologia più moderna, ad esempio, sono in grado di rimettere in circolo l’aria calda e si basano sul principio denominato “scambio di calore”, trasferendo l’aria da un ambiente più freddo a uno più caldo, come un climatizzatore. L’obiettivo primario è quello di utilizzare al 100% l’energia elettrica immessa nel macchinario, ma non solo. Un ciclo di asciugatura molto lungo, anche se efficiente, costera di più rispetto a un ciclo più breve. Allo stesso tempo, il lavoro dovrà essere eseguito a regola d’arte o il consumatore sarà costretto a inserire i capi d’abbigliamento nel cestello per un altro ciclo, raddoppiando i costi. L’efficienza, quindi, consiste nel perfetto equilibrio tra questi due estremi.
Al di là della classe energetica del nostro elettrodomestico, come facciamo per ottimizzare i consumi? Ecco alcuni suggerimenti:
- Effettuare l’installazione in maniera corretta, in un ambiente areato
- Utilizzare l’asciugatrice seguendo il libretto d’istruzioni
- Rispettare la capacità massima di carico
- Inserire capi d’abbigliamento precedentemente passati dalla centrifuga
- Eseguire una manutenzione attenta e costante
- Non abusare dei programmi accessori (come l’anti-piega), più dispendiosi
Le asciugatrici più avanzate riducono il tempo di lavoro senza sacrificare la qualità dell’asciugatura. Come ci riescono? Grazie ai progressi della tecnologia e ai sistemi “smart”, provvisti di sensori che individuano e regolano il grado di umidità all’interno del cestello. La parola d’ordine è ottimizzare: ecco allora i numerosi programmi che compaiono sul menu digitale dell’asciugatrice, ideati per realizzare un ciclo di asciugatura “cucito su misura” per i nostri capi d’abbigliamento.
Etichetta Europea Energy Label
L’efficienza energetica non è una questione che riguarda soltanto la nostra bolletta. Ha un’importanza economica da non sottovalutare, anche in prospettiva globale. Per questo motivo in ogni paese esistono precise regolamentazioni sulla materia, che obbligano i produttori a certificare i consumi dei loro elettrodomestici e a renderli visibili al cliente tramite un’apposita etichetta. Nell’Unione Europea abbiamo la cosiddetta “Energy Label” istituita nel lontano 1992 e aggiornata a cadenza regolare. Oggi differenzia i consumi degli elettrodomestici sulla base dei kWh annui, disponendoli in classi dalla A+++ alla D, con tabelle differenziate per ogni tipo di prodotto.
L’etichetta europea ha un ruolo di rilievo anche per tutte quelle politiche che mirano alla salvaguardia dell’ambiente, un tema davvero attuale in anni in cui il riscaldamento globale è diventato una minaccia concreta. Si pensi, ad esempio, che negli ultimi trent’anni le emissioni di CO2 nell’atmosfera sono aumentate del 60%, sulla scia del continuo progresso industriale. Ogni macchinario elettronico, consumando energia elettrica anche dalla nostra rete casalinga, contribuisce in una certa misura all’inquinamento e all’incremento dei gas serra nell’atmosfera: la diffusione di elettrodomestici più efficienti, quindi, sarebbe davvero un toccasana per l’ambiente, vista la loro vastissima diffusione.
Parliamo di numeri: in questa tabella consideriamo un utilizzo medio annuo di 160 cicli di asciugatura, con un costo in bolletta di 0,20€ ogni kWh. Vediamo i kWh annui consumati per classe energetica:
A+++ | A++ | A+ | A | B | C | CAPIENZA | KG/ANNO | COSTO PER CLASSE A+++ |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
122 | 162 | 213 | 330 | 386 | 431 | 5 KG | 571 | 24.4€ |
141 | 188 | 247 | 382 | 446 | 499 | 6 KG | 686 | 28.2€ |
159 | 212 | 279 | 432 | 505 | 564 | 7 KG | 800 | 31.8€ |
177 | 236 | 310 | 480 | 562 | 628 | 8 KG | 914 | 35.4€ |
195 | 260 | 341 | 528 | 617 | 690 | 9 KG | 1029 | 39€ |
L’etichetta europea Energy Label è parte di accordi internazionali, come il Protocollo di Kyoto o il Pacchetto Clima 20-20-20: quest’ultimo si propone, entro il 2020, di aumentare del 20% le energie rinnovabili, di ridurre del 20% le emissioni di gas serra e di aumentare del 20% la diffusione di macchinari classe A e superiori.
Le asciugatrici più efficienti
Ora che sappiamo tutto questo, quindi, come orientarci per la nostra scelta nella vasta offerta di asciugatrici sul mercato? I modelli a pompa di calore sono una garanzia sotto questo punto di vista. Sono estremamente popolari tra tutte le grandi marche del settore, dispongono di varie capacità di carico per assecondare tutte le esigenze, e raggiungono una classe energetica che va dalla A alla A+++. Il risparmio in bolletta sarà una sicurezza a fine mese, così come la consapevolezza di aver acquistato un prodotto rispettoso dell’ambiente. Teniamo presente, tuttavia, che il costo d’acquisto sarà più alto rispetto a modelli di tipologia differente proprio per via della tecnologia più avanzata – circa 500 € come spesa media, che aumentano a 1000 € per i top di gamma.
E le alternative? Le classiche asciugatrici a condensazione sfruttano una semplice resistenza elettrica: il costo d’acquisto ne guadagna (250-300€) ma la classe energetica è la B oppure la C. Interessanti sono invece i modelli alimentati a gas metano. Funzionano come una comune caldaia, quindi è il combustibile a fare il grosso del lavoro, alimentando la fiamma. L’energia elettrica serve soltanto a innescare la fiamma e mantenere le funzioni di base, abbattendo così gli euro sulla bolletta con un’ottima classe di efficienza energetica.
Ci sono infine le cosiddette asciugatrici elettriche, “a pallone” o stendini elettrici. Meno efficienti e performanti delle colleghe, ma economiche: si parla di circa 1 kWh per asciugare il bucato.