Secondo i dati di vendita dei principali rivenditori e delle case produttrici di elettrodomestici, le tipologie di asciugatrici più vendute in Europa sono quella a pompa di calore, una tecnologia recente con un funzionamento “a ricircolo d’aria” simile a quello di un climatizzatore, e quella a condensazione, con una più classica resistenza elettrica che genera calore. Un piccolo spazio nel mercato se lo ritagliano anche i modelli “a pallone” o gli ancora più semplici stendini elettrici, prodotti ben più economici e meno efficienti, che rispondono a esigenze diverse; le asciugatrici a gas rivestono un ruolo minore, eppure possono rappresentare un interessante compromesso tra risparmio e funzionalità.
Non a caso, sono particolarmente diffuse nei paesi anglosassoni, come Regno Unito e Stati Uniti. I marchi di tecnologia per la casa che hanno più investito su questo genere di asciugatrici sono proprio americani, seguiti a ruota da case giapponesi recentemente sbarcate anche nei nostri negozi: ma anche i produttori europei hanno iniziato a inserire nei loro cataloghi alcune asciugatrici a gas, già utilizzate con successo in alcune grandi lavanderie commerciali, variando la loro offerta a tutto vantaggio dei consumatori.
Asciugatrice a gas: come funziona?
La metodologia di funzionamento di un’asciugatrice a gas non è diversa da quella di un comune bruciatore. A suo interno, il macchinario ospita un vero e proprio impianto di riscaldamento che attinge gas metano da un serbatoio; l’innesco genera la fiamma che riscalda l’aria, asciugando così i capi di abbigliamento precedentemente riposti nel cestello, o tamburo, progettato per girare in modo da distribuire il calore in maniera uniforme. Il residuo dell’asciugatura è l’umidità, o condensa, che verrà espulsa dall’impianto tramite una ventola di raffreddamento.
Data la particolare natura dell’impianto, che prevede un procedimento di combustione, e l’alta temperatura raggiunta dall’aria, si può essere sicuri che la tecnologia utilizzata dai produttori sia davvero di prima qualità, con tutte quelle garanzie – in termini di materiali di costruzione e sicurezza – che ritroviamo anche in una caldaia per il riscaldamento della casa. Proprio come nel caso di una caldaia, sarà necessario predisporre uno scarico verso l’esterno – di cui parleremo nel dettaglio in seguito. Le scelte più comuni sono due: installare un tubo in acciaio inox che conduca all’esterno tramite un foro nel muro, o collocare direttamente l’asciugatrice su un balcone o una veranda, avendo però l’accortezza di proteggerla dalle intemperie e dall’umidità per non compromettere l’affidabilità del funzionamento.
I vantaggi di un’asciugatrice a gas:
- Consumi più bassi
- Basso costo della materia prima
- Alta qualità di costruzione
- Certificati di sicurezza
- Stesse dimensioni e ingombro dei modelli elettrici
I consumi
Per chi acquista un’asciugatrice a gas, il cavallo di battaglia della propria scelta sono sicuramente i consumi, e spesso lo sentiremo vantarsi di quanto conveniente sia la sua bolletta a fine mese, rispetto a chi ha preferito un modello a pompa di calore o condensazione. Consideriamo innanzitutto che il gas metano è un combustibile a buon mercato: a parità di prestazioni, tra un modello a gas e uno a pompa di calore il primo risulterà più conveniente semplicemente perché la materia prima che lo alimenta ha un costo minore dell’energia elettrica.
Non solo: riscaldare l’aria tramite la combustione del gas metano è un procedimento veloce, che genera calore in pochissimo tempo, mentre i circuiti elettrici delle altre tipologie di asciugatrici impiegano qualche minuto in più per raggiungere la temperatura “di lavoro” dell’elettrodomestico. Le asciugatrici a gas, in definitiva, sono più potenti: raggiungono infatti valori di 6300 kcal (le chilocalorie sono l’unità di misura designata per la potenza delle asciugatrici). Sono anche più convenienti dal punto di vista dei consumi: unendo il basso impiego di energia elettrica (circa 200 W ogni ora) al costo contenuto del gas metano, si ottiene una spesa in bolletta inferiore dell’80% o 90% rispetto ad alcuni modelli a pompa di calore. La classe di efficienza energetica delle asciugatrici a gas è in pari con gli elettrodomestici più moderni, collocandosi al grado A+ o A++ dell’etichetta europea, e si tratta anche di una scelta più protettiva per l’ambiente.
Distinguiamo tuttavia con molta attenzione le asciugatrici a gas metano e quelle invece alimentate a GPL. La tecnologia è la medesima, col calore prodotto dalla combustione, ma il GPL è una materia prima ben più costosa.
Le caratteristiche
Le asciugatrici a gas di più recente costruzione mantengono inalterate tutte le caratteristiche che il consumatore può trovare in modelli più diffusi. Questo è vero anche per l’aspetto estetico, studiato in base alle ultime tendenze di design, e per l’ingombro. Le misure si attestano sullo standard di 80 centimentri in altezza, 60 in larghezza e 60 in profondità: anche in questo settore esistono tuttavia modelli slim, adatti per chi vive in appartamenti dagli spazi ridotti, con una profondità inferiore ai 50 cm. Chi ha questo tipo di esigenze potrà rivolgersi con soddisfazione ai prodotti delle ditte giapponesi, da sempre più attente alle problematiche relative alle situazioni abitative più “strette”.
La capacità di carico va di pari passo con le dimensioni dell’elettrodomestico: dai 5 kg per i modelli più piccoli fino agli oltre 10 kg di biancheria che possono ospitare i cestelli capienti dei modelli big, indispensabili per famiglie numerose. La maggior parte delle asciugatrici a gas dispone poi di un computer integrato con numerosi programmi da impostare secondo le nostre esigenze di asciugatura. Le opzioni riguardano i differenti tessuti dei capi d’abbigliamento (lana, seta e camicie richiederanno ad esempio un’asciugatura più curata e delicata), un’impostazione rapida per quando si ha poco tempo, o ancora soluzioni che profumano il bucato, lo ammorbidiscono o evitano la formazione di pieghe.
Gli svantaggi di un’asciugatrice a gas:
- Alto costo d’acquisto
- Necessità di uno scarico vapore verso l’esterno
- Limitata diffusione e disponibilità di modelli
Il principale fattore che differenzia le asciugatrici a gas è la necessità di uno scarico verso l’esterno, come dicevamo, che consiste generalmente in un tubo di acciaio inox da collocare sul lato destro o sinistro sul retro dell’elettrodomestico. Il materiale dev’essere resistente, per via dell’alta temperatura dei vapori espulsi, e il tubo andrà diretto verso una finestra, che aiuta a disperdere il vapore, o posizionato in un foro nel muro. L’alternativa, se magari si possiede un bagno senza finestre, è installare l’asciugatrice in una veranda o balcone, ma è necessario che resti riparata perché si tratta di un prodotto studiato per lavorare in ambiente chiuso.
Le asciugatrici a gas poi devono rispettare alcune norme di sicurezza, certificate da etichette internazionali (marchi CE e IMQ), e sono provviste di accorgimenti volti a evitare rischi: un blocco porta in caso di apertura accidentale, un segnalatore acustico per il fine ciclo e un altro che avverte in caso di filtri intasati o da sostituire.
I prezzi
TIPOLOGIA ASCIUGATRICE | PREZZI MEDI |
---|---|
A CONDENSAZIONE | 200 – 500€ |
A POMPA DI CALORE | 500 – 800€ |
A GAS | 1000 – 1700€ |
Il prezzo d’acquisto per un’asciugatrice a gas metano è più alto rispetto ai modelli a pompa di calore o condensazione, proprio per via della diversa tecnologia di produzione. La spesa media si aggira sui 1000 euro e si spinge fino ai 1800 per i top della gamma. Prima della scelta occorrerà considerare con cura le esigenze domestiche della famiglia: con un ingente risparmio sulla bolletta, le asciugatrici a gas permettono di ammortizzare la spesa iniziale in breve tempo. Si tratta di prodotti adatti a chi cerca un’alta qualità ma con un occhio ai consumi, e fa un uso massiccio di questo elettrodomestico.